Il Counseling domiciliare è rivolto a soggetti in carico all’U.F.S.M.A. I casi trattati si collocano nel quadro clinico delle gravi patologie psichiche, i soggetti presi in carico sono di età media compresa fra i 25 e 45 anni, non connotati da interventi sanitari prolungati e contenitivi, con significativi comportamenti di isolamento socio-relazionale e con bassi livelli di autonomia personale. Tutti gli interventi tengono conto non solo dei pazienti, ma anche e soprattutto del loro contesto familiare e sociale; si potrebbe definire una presa in carico “globale” che si è proposta di accogliere i bisogni delle persone e di osservarne il contesto. L’obiettivo principale è quello di cogliere ogni segnale di difficoltà e disagio per prevenire ed evitare ricoveri o massicci interventi farmacologici. Gli utenti hanno l’esigenza di essere visti nella loro individualità. I bisogni maggiormente espressi sono in primo piano quello della socializzazione e ampliamento della propria rete di relazioni, seguito da l’esigenza di inserimenti in progetti lavoro, borse lavoro o stage, che possano impegnare gli utenti in attività quotidiane gratificanti. La psicologa del servizio, impegnata anche in visite domiciliari volte alla comprensione e all’osservazione del contesto familiare al fine di una mirata progettazione di intervento sul paziente, ha espresso la necessità di costituire e facilitare un gruppo di famiglie, che si possono confrontare e scambiare i diversi tipi di esperienze. Ciò permetterebbe alla psicologa di sostenere un numero maggiore di familiari. Il gruppo di lavoro del Counseling Domiciliare è attualmente composto da: due Psicologi, tre Educatori Professionali e un Assistente Sociale.
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